Economia circolare, l’Europa punta su riciclo e riuso

La Commissione europea presenta oggi il nuovo pacchetto sull’Economia Circolare, una serie di misure strategiche con cui Bruxelles intende promuovere un rimodellamento del comparto energetico e della mentalità dei cittadini. Il fine della revisione della legislazione esistente (cui l’Italia deve ancora adeguarsi) sarà la transizione verso uno stile di vita più compatibile con il Pianeta, spiega l’ultimo numero del settimanale e7.

Due le differenze fondamentali rispetto alle misure del 2014: “Abbiamo fissato l’obiettivo per il riciclaggio al 65% invece del 70% considerandolo più realistico e stabilito il vincolo del 10% per la non messa in discarica dei rifiuti solidi urbani (contro il ‘non binding’ del 25% dello scorso anno)”, ha anticipato a e7 Fulvia Raffaelli, Responsabile Unità C1 (Clean technologies and products) per l’Economia circolare presso il DG Grow (Directorate-General for Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs) della Commissione europea. “Consideriamo questo pacchetto più ambizioso: se gli Stati membri sono obbligati a non mettere in discarica gli scarti sono portati a investire per aumentare le percentuali di riciclaggio. Una situazione che crea sicurezza giuridica anche per i nuovi investimenti”.

Ma in Italia quali sono le azioni finora promosse nell’ottica della circular economy? Ce lo ricordano Matteo Monni, vice-presidente di Itabia, Filippo Brandolini, vice-presidente di Utilitalia, e Stefano Arvati, presidente di Renovo.

Segue il punto sull’agenda digitale corredato dalle interviste sulla sanità 2.0 a Pisa e sul nuovo piano della Sardegna. Come ricordato di recente da Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Polimi: “Solo un forte commitment politico può dare la necessaria accelerata”.

Seguono tre domande a Pietro Giordano, presidente di Adiconsum, sulla responsabilità sociale d’impresa, leva di crescita per il comparto aziendale. Chiude il numero una autocritica al mondo dell’informazione (generalista).

Efficienza scolastica, il punto dalla cabina di regia alla Presidenza del Consiglio

Non è un segreto che le scuole di Italia siano in deficit, tra le varie, anche di un adeguamento di efficienza energetica. Su questo e7 ha colto l’occasione per tornare a parlare di efficienza negli istituti scolastici, sulla scia di una iniziativa di Fondazione Ambiente Pulito che, nel veronese, ha promosso un progetto di studio della diagnosi energetica per conto dei giovani del educandato “Agli Angeli” per parlare di efficienza nelle scuole con Laura Galimberti coordinatrice della Struttura di Missione per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione degli interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Abbiamo seguito anche due eventi di questa settimana con alcuni dichiarazioni dei protagonisti: Enermanagement 2015”, l’incontro organizzato dal FIRE (Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia) che si è tenuto martedì 1 dicembre a Milano, a pochi giorni dalle deadline legate all’obbligo di presentazione di diagnosi per le aziende energivore e la XIV Giornata della Ricerca ANIE, che ha tracciato un quadro dello stato dell’arte del comparto mettendone in luce le potenzialità e le criticità.

Segue  un approfondimento  sul nuovo Comitato permanente per i servizi di comunicazione M2M promosso dall’AGCOM, con l’intervista a Aldo Milan, Responsabile segreteria tecnica del Comitato Machine to Machine.

Torniamo sul tema degli Open Data parlando di rifiuti con “Smartness in Waste Management”, il primo “green open data” d’Italia sviluppato da ANCITEL con il supporto del Ministero dell’Ambiente e la collaborazione del CNR che offre alle Amministrazioni locali la possibilità di avere un “cruscotto web” per la gestione dei dati relativi a raccolta e trattamento dei rifiuti.

Chiudono il numero due indagini di settore, una sullo stato dei lavorati italiani ed europei, in odore di fine crisi economica -di ADP- e i risultati di due report -ANIE Rinnovabili e DNV GL- sullo stato del comparto rinnovabili. All’interno le consuete rubriche: tecno news, visto su e calendario eventi.

Idrogeno, occhi puntati sul 2016 per il piano nazionale di rifornimento

L’economia dell’idrogeno sta partendo, anche in Italia. La propulsione che la mobilità alternativa darà al Paese sarà fondamentale in termini di riduzione delle emissioni inquinanti in aria e di adozione di mezzi sostenibili da parte dei privati cittadini e delle aziende. Mentre a livello europeo i protagonisti di questa conversione si confermano la Germania e il Regno Unito, con obiettivi sfidanti al 2030, l’Italia deve ancora ingranare la marcia, pur dovendo presentare entro il 18 novembre 2016 il Piano nazionale di Sviluppo (direttiva sullo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi 2014/94/Ue – Dafi). A redigerlo sarà l’iniziativa Mobilità Idrogeno in Italia nata lo scorso giugno in seno all’Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile (H2it).

e7  apre con l’intervista ad Alberto Dossi, neo Presidente del Comitato di indirizzo strategico, che avrà il compito di guidare i rappresentanti italiani della ricerca e dell’industria nella definizione del Piano.

Altro settore promettente per la crescita del Paese è quello della bioeconomia: con gli esempi di InSymbio, iniziativa legata all’economia circolare, e dei progetti sottoscritti con la Cina (la creazione di una piattaforma di trading per le operazioni di B2B, un accordo per la sostenibilità nell’agricoltura e l’avvio di un progetto di ricerca nel campo della governance urbanistica). Il focus, poi, si sposta sulla Regione Lazio con l’intervista all’Assessore Sviluppo economico Guido Fabiani sulla strategia di re-industrializzazione promossa nel post-crisi.

Un approfondimento, infine, sulla proroga della tariffa D1 per tutto il 2016, come previsto dalla delibera 02 dicembre 2015 582/2015/R/eel dell’AEEGSI, con il Segretario di Assoclima Giampiero Colli.

2015: anno della svolta ambientalista

Il 2015 per l’energia sarà certamente ricordato come l’anno della svolta ambientalista internazionale. Il successo, più o meno discutibile, dell’accordo di Parigi, dipinge l’annata di green.

Molte le evoluzioni del settore, in parte già anticipate e discusse tra queste pagine in parte accennate anche nel numero di chiusura estiva di e7 – http://e7.quotidianoenergia.it/e7/e7del20150729/ – come l’evoluzione del concetto di fotovoltaico in tandem con i Seu (sistema efficiente di utenza); l’efficienza che si conferma al centro della strategia energetica europea, non ultimo l’approvazione della Legge di Stabilità e del Collegato ambientale.

Ma ancora, soprattutto un cambio di cultura della concezione di energia, industria e città. Sono entrate sempre di più nel vocabolario comune del comparto energetico, soprattutto relativamente alla concezione della città intelligente, termini sociali come “resilienza”; concezioni economiche sostenibili come l’economia circolare; una diffusione maggiore nei social (ad esempio, Twitter in occasione della COP 21).

Nel numero di fine anno di e7 un richiamo quindi alle attività del Parlamento italiano che, sotto l’albero di Natale, ha messo il Collegato ambientale e la Legge di Stabilità. Non mancano i riferimenti ad esempi italiani innovativi di fine anno in ambito efficienza, smart city e impatto ambientale con un approfondimento sulla certificazione ISO 50001 al Policlinico Gemelli; l’iniziativa #IOSONOELETTRICA e le ultime innovazioni in ambito Smart city, dall’area intelligente di Pisa alle iniziative “green & business” di Ravenna e Aosta candidata per l’European Green Leaf 2016.

Isole smart dalla microrete alla città

Microgrid e rinnovabili, ecco il modello “green” proposto dalle isole, che chiedono a gran voce attenzione da parte delle istituzioni. La focus story nel nuovo numero di e7 riporta i tratti salienti e i personaggi internazionali che si sono succeduti nel corso della seconda edizione della convention Greening the Islands, che si è tenuta la scorsa settimana a Malta (QE 30/10).

Proprio in quest’isola c’è una richiesta di abbattimento delle sostanze inquinanti nell’aria a cui, come descritto nella focus story, i ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente rispondono congiuntamente con un’azione volta alla riduzione delle emissioni dai trasporti, introducendo auto elettriche e progetti di car-sharing e car-pooling interconnessi alla mobilità pubblica.

Non solo estero. Anche l’Italia sta lavorando a diversi aspetti legati allo sviluppo sostenibile. In questo nuovo numero del settimanale di QE, ad esempio, l’approfondimento sullo sviluppo di scooter a metano e l’intervista a Giovanni Perrella del Mise sulla filiera del Gnl.

Ancora trasporti con l’articolo su logistica e distribuzione dei piccoli pacchi grazie alle biciclette, sviluppata a Torino con una partnership tra Tnt e Pony 0, start up figlia dell’incubatore PoliTo.

Infine, oltre alle consuete rubriche su tecnologia, eventi e “visto su”, in questo numero di e7 anche il tema della smart city e dell’integrazione delle rinnovabili, visti attraverso le opinioni e le esperienze delle principali università italiane.

La nuova geotermia pensa al calore

Viene qualificata come elemento cardine della green economy e dello sviluppo di politiche low carbon, eppure è la geotermia è tra le fonte di produzione energetica più dibattuta e contestata del Paese. Stimolato dalla manifestazione promossa lo scorso 5 novembre a Montecitorio dalla Rete Nazionale No Geotermia Elettrica Speculativa e Inquinante (NOGESI) e dalla mancata emanazione delle nuove linee guida da parte del Governo, e7 è tornato sul tema con le interviste ai protagonisti del settore e con una nuova chiave di lettura: non solo la produzione di energia elettrica, ma anche lo sfruttamento del calore.

E per sostenere nuovi progetti non possono mancare i finanziamenti: per questo vi parliamo dei nuovi bandi 2016-17 per Horizon2020 presentanti la scorsa settimana nella sede della Regione Lazio e della promozione, da parte del gruppo Gala, di Gala Lab, nuovo incubatore e acceleratore di start up.

Valicando i confini nazionali vediamo cosa è accaduto nell’edizione della European Utility Week 2015: la fiera di Vienna si è concentrata sulla mobilità sostenibile e sulle città intelligenti.

Iniziative che possono essere accomunate sotto il cappello della salvaguardia per l’ambiente, in cui rientrano anche le tecnologie per il monitoraggio e il controllo delle polveri sottili del Centro Sviluppo Materiali e la riforma della tariffa elettrica – pezzi in chiusura del numero.

Reti e infrastrutture, focus sul Catasto nazionale

La copertura della banda ultralarga in Italia è sempre stata appannaggio di “pochi fortunati”: al posto della connessione internet da 30 a 100 Megabit, la maggioranza della popolazione sfrutta al massimo un’Adsl a 20 Megabit. Eppure il Piano nazionale banda ultralarga costituisce un progetto strategico per il futuro dell’Italia e per la digitalizzazione del Paese. In questa direzione va il Catasto nazionale delle infrastrutture: l’ultimo numero di e7 apre con un approfondimento sul sistema nato lo scorso 5 novembre dopo il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni. “Il catasto sarà anche un importante strumento di trasparenza nei confronti di cittadini e imprese”, ha dichiarato al settimanale di QE il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli. Al suo commento si affiancano quello di Alessandro di Mario di Enerprice e l’intervista a Mario Filippeschi di Anci, tra i soggetti promotori dell’iniziativa.

Dalla digitalizzazione e7 passa alla dematerializzazione con il dossier sulla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che partirà il 21 novembre e con un focus sull’Italia: nel Comune di Labico verrà presentato il progetto scolastico sul compostaggio.

Nel numero anche la nascita di una logistica strutturata per il trasporto delle merci nel Mediterraneo – cuore dello sviluppo del Mezzogiorno d’Italia e d’Europa – che sarà al centro dell’ultimo Sorrento Meeting 2015.

e7 non dimentica infine il substrato che sostiene ogni progetto: il consenso collettivo. Perché in Italia il fenomeno nimby -“not in my back yard”- continua a crescere e si fa sempre più social.

Cop 21: i nodi dell’accordo e i processi negoziali

Alla prossima Cop 21 di Parigi la delegazione del Parlamento europeo, guidata dal presidente della commissione Ambiente Giovanni La Via, svolgerà una serie di incontri con le delegazioni parlamentari di tutti i Paesi coinvolti alla conferenza.

“L’obiettivo – spiega La Via nel nuovo numero di e7 – è quello di scambiare opinioni sulla necessità di un accordo vincolante e controllabile rispetto alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Inoltre, aiuteremo la Commissione nel suo lavoro negoziale, fornendo ogni giorno i risultati dei nostri incontri”.

Alla fine “i Governi arriveranno a redigere un documento congiunto”, la cui bozza “frutto dei negoziati che da un anno vanno avanti, è già sul tavolo. Adesso si tratta di aggiungere poche parole, che però hanno il loro peso. Se gli obiettivi nazionali raggiungibili di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra devono essere vincolanti e controllabili o no”, aggiunge il capo delegazione.

È dunque dedicata alla prossima Conferenza delle parti sul clima la focus story del settimanale di QE, in cui La Via sottolinea due nodi importanti: “Negli Usa, uno dei player principali, a livello governativo vogliono essere parte della Cop con impegni vincolanti e decisioni forti. Di contro, soprattutto il Senato statunitense non ravvisa questa necessità. Ancora, il Sud America, che ha ampliato le superfici coltivate ma dovrà abituarsi a rispettare la risorsa foresta, indispensabile per guardare al futuro con serenità”.

Completano la focus story le interviste a: Natale Massimo Caminiti (Enea), Teresa Panariello (Presidenza del Consiglio) e Fedora Quattrocchi (Ingv). In questo numero di e7, infine, oltre alle consuete rubriche, anche le interviste a Monica Frassoni (Euase) sul prossimo Consiglio energia e a Marcello Capra (Mise) sull’Unione dell’energia, oltre agli approfondimenti su banche, efficienza energetica e smart grid del gas.

La città riscopre il modello smart

Entro la fine di novembre dovrebbe essere emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico un piano nazionale sulle smart city frutto di un lavoro di approfondimento condotto dal Mise, impreziosito dalla recente istituzione di una task force sulle città intelligenti presieduta dal Sottosegretario Simona Vicari.

In questo nuovo numero di e7 abbiamo approfondito proprio le esperienze italiane di smart city che già oggi rendono più innovative molte filiere di settore: dai rifiuti alla sanità, passando per la logistica delle merci e delle persone. Una, in particolare, la case history su cui ci siamo soffermati, perché probabilmente più complessa di tante altre: la città di Roma, descritta nel suo processo di “evoluzione smart” dall’Assessore alle Attività produttive, Marta Leonori.

Molti, come sempre, gli argomenti affrontati in questo nuovo numero di e7. Dall’analisi degli investimenti in IT delle utility europee allo sviluppo della mobilità a due ruote. Di particolare attualità l’ipotesi di inserire il canone RAI nelle bollette elettriche avanzata dal Governo in questi giorni, sulla quale molte associazioni si sono schierate contro.

Completano e7, oltre alle consuete rubriche, gli approfondimenti sull’attuazione della Direttiva Ue per la sicurezza delle operazioni in mare nel settore idrocarburi e l’uscita del nuovo numero di CH4 – la rivista italiana del gas.

L’efficienza va oltre gli incentivi

“Indubbiamente l’efficienza energetica è un grande stimolo all’innovazione tecnologica. Attualmente il suo grado di maturità è molto elevato e siamo tutti consapevoli che i principali miglioramenti potranno derivare semplicemente ottimizzando i processi produttivi e introducendo nelle filiere tecnologie già accessibili e testate come, ad esempio, i motori ad alta efficienza e gli inverter”, commenta Testa su e7. “Insomma, l’hardware c’è ma non basta a rendere appetibile alle aziende l’EE. Nonostante gli indiscussi benefici si è riscontrato un diffuso potenziale inespresso, con una conseguente bassa adozione delle pratiche e tecnologie ad essa connesse. Le barriere, purtroppo, sono di altra natura: informativa, di mercato, comportamentali, legate addirittura alla imprecisione dei modelli econometrici utilizzati per calcolare i potenziali di risparmio ottenibili dall’adozione di tecnologie efficienti”. Per questo i momenti di incontro tra industria, stakeholder e istituzioni rappresentano occasioni di confronto e di conoscenza importanti.

Non è un caso che gli Stati Generali per l’efficienza energetica, i cui risultati saranno presentati a Verona il 16 ottobre e di cui e7 pubblica alcune anticipazioni, si concludono con una sfida tra le parti industriali ed istituzionali, con tanto di giudice e arbitro.

Ma non solo efficienza, in questo numero si parla anche di rifiuti approfondendo le opportunità offerte dal settore degli pneumatici e il progetto di discarica l’”Oasi della biodiversità”. Non manca la smart city, con il ruolo dell’Italia nel futuro dello storage e con il progetto PASTA per rendere i cittadini UE più “attivi”. Prima di chiudere il numero con gli eventi in vetrina e in calendario, non ci dimentichiamo dell’idrico con l’appena concluso Festival dell’Acqua.

Tutti elementi che messi a sistema contribuiscono alla realizzazione di un futuro prossimo sostenibile.

Ultimi fuochi dall’Expo tra food ed energia

Siamo agli ultimi giorni di Expo 2015, l‘esposizione universale si chiude con una affluenza “sbilanciata” in eccesso negli ultimi mesi e uno sguardo alla prossima edizione il cui tema sarà le energie del futuro che si terrà ad Astana in Kazakistan nel 2017. Abbiamo sorvolato con e7 il cantiere della prossima esposizione universale nel corso della video intervista a Mr. Anuarbek Mussin,  Commissario Generale del Padiglione Kazakhstan 2015 and Managing Director of “National Company “Astana Expo 2017” JSC (Joint-Stock Company). Nel numero anche alcuni dei riferimenti all’energia e alle infrastrutture presenti già in questa edizione di Expo e sul fenomeno dell’emigrazione climatica verso l’Europa a seguito delle ultime dichiarazioni del Segretario di Stato americano, John Kerry, in visita alla manifestazione.

Torniamo sul tema rifiuti e le opportunità date dalla tecnologia con alcune case history delle capitali europee Roma, Parigi, Varsavia e Atene. Sulla materia anche un excursus sull’iniziativa di Cem Ambiente, per la regione Lombardia con la App DifferenziaTI e sui premi a supporti tecnologici dati allo Smart City Exibition conclusosi a Bologna.

Infine una attenzione al tema sul futuro delle utility nella smart grid grazie alla gestione intergrata, visto dalla testimonianze di alcuni protagonisti del settore.

Nel numero le consuete rubriche dedicate alle news tecnologiche, il richiamo sull’articolo della settimana di Canale Energia e la visualizzazione in calendario degli ultimi eventi segnalati nel mese.

Rifiuti: In ritardo sul recupero di energia

“In Italia siamo avanti sul recupero di materia ma siamo in ritardo sul recupero di energia”. La scelta su quale strada percorrere “va fatta di volta in volta tenendo a mente cosa dice la gerarchia europea dei rifiuti”. Importante però è “smettere di parlare di incenerimento” poiché tutto avviene come previsto “dall’Ue e dalla legislazione nazionale”. In Italia “purtroppo si fa molta ideologia”.

A spiegarlo è il delegato Energia e Rifiuti dell’Anci, Filippo Bernocchi, intervistato nella focus story del nuovo numero di e7, questa settimana dedicata alla gestione ambientale. Un settore al centro di contrasti tra i diversi livelli dello Stato, soprattutto rispetto all’ipotesi, contenuta in un Dpcm predisposto dal Minambiente, di costruire 12 nuovi termovalorizzatori in 10 regioni per diminuire il conferimento in discarica e far fronte alle procedure di infrazione avviate dall’Europa (QE 16/10).

Infine, per comprendere meglio le problematiche del settore, nel settimanale di Quotidiano Energia anche i dati del 5° rapporto Anci-Conai sulla raccolta differenziata.

Non solo rifiuti, in questo numero di e7 anche gli approfondimenti su efficienza energetica e sostenibilità in edilizia, sistema idrico integrato e percorso dell’Italia verso la Cop 21 di Parigi a dicembre, oltre alle consuete rubriche.

Gare distribuzione gas: focus su e7

“Nel corso degli ultimi mesi sono state segnalate al ministero molte tematiche e richieste di chiarimenti riguardanti le future, speriamo ormai prossime, gare d’ambito nel settore della distribuzione del gas naturale”. Il Mise, dal canto suo, “ha sempre risposto cercando di conciliare le istanze dei comuni e degli operatori con l’interesse collettivo preminente al definitivo transito verso un nuovo sistema di gestione del servizio pubblico locale, cercando di assicurare larga partecipazione ma mantenendo al contempo alti standard qualitativi e di sicurezza”.

A spiegarlo è Francesca di Macco della dg Saie – ministero dello Sviluppo economico, nell’articolo di apertura del nuovo numero di e7, che questa settimana dedica la sua focus story alle gare gas.

Rispetto alle richieste di proroga delle scadenze più immediate sui bandi fatte da Anci, “il ministero sta valutando un intervento per rimodulare le scadenze e l’accavallamento generatosi, ma è importante che l’ottica sia quella di un rapido avvio e che ci si renda conto che sono il ritardo e le continue proroghe a causare inefficienze e danni al sistema oltre che ai clienti finali”.

In questo numero del settimanale di Quotidiano Energia anche l’intervista a Raffaela Bruni del Comune di Bologna, responsabile unico del procedimento (Rup) per la gara gas, e Alessandra Piani del Con.ami di Imola, struttura tecnica di supporto al Rup. Oltre a descrivere il caso del capoluogo emiliano dove sono stati accorpati i due Atem esistenti in un solo procedimento di gara, le due esperte descrivono il percorso che potrebbe portare alla creazione di un’associazione tra gli uffici tecnici di diverse stazioni appaltanti entro la fine del 2015 (QE 8/9).

Completa il focus di e7 sulle gare gas l’intervista a Roberto Di Lucchio, amministratore unico di Teknegas e consulente, che approfondisce il rapporto tra Comuni e società di distribuzione.

Quando i rifiuti si chiamano energia

Biogas, biometano, biomasse, a volte il “bio” che precede questi tre termini non aiuta a renderli più apprezzati dalla popolazione. La generazione di energia da scarti, ovvero rifiuti, vive una difficile accettazione. Ma cosa sono queste tecnologie? Il piano del Governo, realizzare dodici nuovi termovalorizzatori, sta alimentando non poche polemiche, ma il problema rifiuti e la necessità di produrre energia con fonti interne al Paese sussiste.

Non solo, le critiche che anni fa hanno fatto seguito al percorso costoso dei rifiuti italiani all’estero, come denunciato da diverse testate giornalistiche, permane: paghiamo altri paesi europei per bruciare i nostri scarti e fargli generare anche materiali di riuso per l’edilizia.

Ogni volta che tali fatti riemergono nelle agende della cronaca si grida allo scandalo, ma quando una realtà nostrana tenta di produrre un simile valore economico ed energetico si grida e basta. Nonostante ciò la tecnologia va avanti ed il mercato pure, quindi vediamo come termovalorizzatori, biomasse e biogas stanno avanzando nel settore e producendo un valore; in alcuni casi anche delle eccellenze di mercato e forse anche una soluzione più ecologica per i trasporti, sottolinea Lorenzo Maggioni, Responsabile ricerca del CIB, Consorzio Italiano Biogas, nell’intervista di approfondimento a seguire. E i rifiuti? Il meglio sarebbe crearne meno ingegnerizzando il processo di produzione e non solo di raccolta, come suggerisce Matteo Monni, Vice Presidente Itabia. Intanto, due grandi eventi come l’Expo 2015 e il Giubileo sembrano voler dimostrare proprio l’importanza di ingegnerizzare, per tempo, la filiera di raccolta.

Non manca nel numero l’attenzione alla tecnologia con un approfondimento sulla micro-cogenereazione con Solid Power e la consueta rubrica dedicata a brevi news di tecnologia. Insieme al calendario eventi proponiamo una intervista a Marco Vecchio Segretario di Anie Automazione in vista del Telecontrollo 2015, che si svolgerà la prossima settimana a Milano, e a Marco Citterio Direttore Infrastrutture e Servizi dell’Enea per la “Notte Euopea dei Ricercatori”, evento internazionale che avrà luogo il prossimo 25 settembre. Conclude un report sull’innovazione nelle Utility.

Certificati bianchi, chiude la consultazione pubblica. Palla alle istituzioni

Chiude la consultazione pubblica per il potenziamento e la qualifica del meccanismo dei Certificati Bianchi aperta dal Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione generale per il clima e l’energia. Su e7 la sintesi delle proposte di alcuni tra i protagonisti del comparto con i maggiori dubbi e soluzioni sottoposte ai ministeri.

Si parla di efficienza anche sotto il profilo di innovazione tecnologica  per la generazione di energia da biogas con il progetto europeo DEMOSOFC coordinato dal Politecnico di Torino.

Attenzione agli eventi di settore che questa settimana e le prossime caratterizzeranno le giornate dell’energia. Un servizio sull’Italian Energy Summit organizzato dal Gruppo Sole 24 ore e Forum Telecontrollo 2015 l’evento di Anie Automazione in chiusura oggi a Milano.

Un approfondimento infine sui finanziamenti in innovazione tecnologica in cui si pone in evidenza il bando per le “app smart” posto in essere dall’Unione Europea accompagnato da una intervista ai giovani imprenditori italiani per capire le reali opportunità e sfide che, come Italia, possiamo e stiamo cogliendo.

Bioenergia, una regina senza regno

Può la bioenergia rappresentare una chance per l’industria italiana? Cerchiamo di capirlo in occasione della giornata Enea dedicata alle attività di ricerca su questo tema nell’ambito dell’Accordo di programma triennale tra il Ministero dello Sviluppo economico e l’Enea sulla Ricerca di sistema elettrico. Dal confronto tra ricercatori e industria sono emerse diverse opportunità di crescita per il settore che, ci si aspetta, saranno portate avanti dai prossimi tre anni di pianificazione.

Tali elementi possono rappresentare un concreto punto di forza per l‘export italiano anche nei paesi con disagi energetici, come l’Africa sub-sahariana, tema caldo, in questi giorni più che mai, in Europa. Dalla ricerca sull’energia alternativa il numero di e7 passa a valutare le opportunità date dall’efficienza energetica: dal vademecum per l’audit energetico realizzato dagli EGE al comportamento dell’energivoro valutato con il presidente di Assocarta Paolo Culicchi.

Di Programma energetico si parla anche nella rubrica “Visto su Canale” con il richiamo all’intervista all’Assessore regionale ad Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi sul piano Lombardo.

Oltre all’efficienza, non manca l’intelligenza nella rete, ecco un altro caso di applicazioni di tecnologia smart con l’Isola del Giglio e la Smart Home di Torino con Energy@home. Mentre il report di IDC Energy Insight affronta il tema del Cloud computing nelle utility. Seguono le consuete rubriche dedicate ai prossimi eventi ed alle news tecnologiche.

Sistema Italia, online il nuovo numero di e7

Call for action verso il Green Act che comprenda e dia spazio alla compagine industriale nazionale. Questo il richiamo di Anie-Confindustria lanciato ieri a Expo Milano 2015 che vede riuniti al tavolo i diversi comparti legati ad energia, rinnovabili, efficienza, ricerca, trasporti e smart city per redigere la proposta da presentare al Governo. Al centro la competitività del Sistema Italia.

All’appello non manca solo il Green Act. Secondo Claudio Andrea Gemme serve in primis una visione di Sistema Paese verso il comparto industriale che abbia inizio sì nella normativa e continui nella sua attuazione anche da parte della magistratura che deve essere in grado di gestire le tematiche  industriali. Di questo e7 parla con il presidente di Anie nell’intervista video sul numero pubblicato oggi.

La focus story continua con un approfondimento che ripercorre azioni e suggerimenti per il rilancio dell’industria come ad esempio: la riduzione del contributo ambientale per gli imballaggi in acciaio; l’attenzione all’efficienza per i trasformatori elettrici, la bioenergia di piccole taglia per i piccoli produttori agricoli e di bestiame e gli ulteriori premi di efficienza sulla base dei quantitativi di RAEE.

Centrale anche il ruolo dell’Università per lo sviluppo tecnologico e il rapporto con le industrie. Nel settimanale ci si sofferma quindi su cosa sta accadendo in tema di Smart City nei maggiori atenei italiani. Non mancano le rinnovabili con le “nonne solari”, i nuovi ingegneri dell’America Latina grazie ad un programma di Enel Green Power. Il Gnl invece vede una prospettiva tecnologica diversa grazie all’iniziativa di “Solitude” di DNV GL. Nel numero anche un saluto all’estate con un’intervista a Michele Buonuomo presidente di Legambiente Campania sull’iniziativa “La raccolta differenziata ti segue” (in vacanza). Infine le consuete rubriche.

Smart citizen, on line e7

Il capitale umano e sociale è uno dei pilastri della cosiddetta “smart community” e, di rimando, anche della “smart city”. Il cittadino consapevole e coinvolto è il primo promotore dell’innovazione sociale, il processo che porta le città a fagocitare lo sviluppo tecnologico per migliorare la qualità di vita dei propri abitanti. Per questo il cittadino deve essere “smart”: non solo “digitalmente alfabetizzato”, ma concretamente partecipativo.

Nel nuovo numero di e7 parliamo delle iniziative di Milano e Roma, dall’Expo allo Smart Camp di Villa Ada, che permettono di immergersi in una smart grid, osservare la coltivazione verticale, produrre energia pedalando ed entrare a far parte di un ciclo di autogestione dei rifiuti.

Dal cittadino al mercato che, partendo dalla riforma della progressività della tariffa elettrica e da quella della tutela, passando per le forme di autoproduzione e consumo, fino alla complessità delle offerte commerciali, è composto da una serie di principi da seguire. Di questa attualità energetica si discute nell’intervista al senatore M5S Gianni Girotto.

Infine l’efficienza, con le opportunità per i condomini derivanti dalla formazione degli amministratori, descritte dalla presidente Aima Laura Meloni, e per gli associati di Assolombarda, che con il “Desk energia” ha lanciato un portale web con cui effettuare una diagnosi dei propri consumi.

Chiudono questo numero di e7 il memorandum d’intesa firmato a Dubrovnik per un mercato integrato del gas, il “visto su” e “le tecno news” di Canale Energia.

Rinnovabili, un faro dal mare

Un numero che guarda all’estate quello di e7 di oggi in cui si affronta il tema della sostenibilità visto sotto il profilo dell’integrazione architettonica tra strutture esistenti, anche storiche, e nuove tecnologie. L’esempio nasce grazie al concorso di Marevivo sul riuso degli immobili, tema attuale in ottica di retrofit ed efficienza energetica.

Approdoniamo le diverse possibilità date dalle tecnologie rinnovabili, ma non solo. Anche in ambito di allevamento bestiame l’approccio smart può molto, lo vediamo con una fattoria intelligente in Toscana.
Nel numero anche l’attualità economica ed energetica nel pezzo di sintesi sul accordo tra Iran e Paesi del 5+1 e la Grecia.

La mobilità torna su e7 con i record ottenuti dalle rinnovabili su terra e in volo e con la nuova iniziativa di sharing, non elettrico, che vede protagonisti gli scooter. La relazione tra la produzione energetica da rinnovabili nel periodo estivo e il recente andamento meteo viene invece affrontata nella rubrica “Visto su Canale Energia”.

Per concludere, su e7 un focus sull’efficienza energetica in cui si stimano le caratteristiche vincenti di un sistema di cogenerazione secondo Intergen e alcuni grafici di sintesi del report condotto da GFK Eurisko per DNV GL, sulla percezione dell’efficienza nel mondo industriale. Il numero si chiude con le Tecnonews.

La road map dell’energia secondo e7

L’interruzione estiva rappresenta sempre un momento di bilanci. e7 vi saluta con un numero in cui vi propone una mappa concettuale dei fatti salienti dell’energia in questa prima parte del 2015 visti attraverso le copertine del settimanale.

Con l’aiuto di alcuni dei protagonisti di questi mesi nel numero si indicano anche quelli che ad oggi, secondo e7, sono gli interrogativi aperti con cui il comparto va in vacanza e quali sfide (mercato tutelato, rinnovabili e storage, rifiuti, Fondo nazionale per l’efficienza energetica e mobilità sostenibile) e ricette ci attendono al ritorno dalle ferie.

Elezioni regionali: vecchi riti e nuove applicazioni

L’upstream in Adriatico per il Veneto, il costo dei carburanti in Liguria, le smart city dell’Umbria, le grandi infrastrutture gas nelle Marche, la geotermia in Toscana, il ciclo dei rifiuti della Campania e il Tap in Puglia. In tema di energia, sono questi i nodi che hanno animato maggiormente le recenti elezioni regionali, protagoniste della focus story nel nuovo numero di e7.

L’approfondimento su programmi e proposte dei candidati (QE 29/5) ha fatto emergere risvolti di sviluppo e innovazione, ma anche un elemento fuori contesto: nell’era di internet, dell’informazione digitale e dei rapporti velocizzati dai social network, le campagne elettorali sul web sono state meno complete di quanto fosse lecito aspettarsi.

In molti casi, ad esempio, in rete non erano presenti programmi o profili “social”. Non è questo il caso di chi le elezioni le ha vinte, ma allargando lo sguardo si nota come la comunicazione, in questi casi, sia ancora una questione principalmente legata alla presenza fisica sui territori.

Completano il nuovo numero di e7, oltre alle consuete rubriche, gli articoli sul Festival dell’energia di Milano appena concluso, sulle tecnologie di rete e sull’acquisto di elettricità e gas. Infine i Certificati bianchi, eccellenza italiana premiata a Bruxelles con il “Cogen Europe Recognition Awards 2015” assegnato al Mise.

La sostenibilità nell’economia circolare

La sostenibilità ha tanti volti, ma soprattutto è parte di diversi aspetti del ciclo di vita economico, una riflessione che a pochi giorni dalla giornata mondiale dell’ambiente trova su e7 di oggi un ampio sviluppo.

La comunicazione ad esempio, può rappresentare un elemento per lo sviluppo della cultura delle sostenibilità, come è emerso nel corso del Forum della Sostenibilità che si è tenuto a Roma all’interno del Forum della Comunicazione lo scorso 5 giugno.

Il ciclo economico virtuoso per l’ambiente riguarda anche le fonti fossili, lo vediamo in un approfondimento di e7 sulla nuova vita del “gas flaring”. E tocca la qualità dei Gestori Ambientali per lo smaltimento dei rifiuti, ne parliamo nell’intervista a Secondo Sandiano, presidente Assotrasporti. L’analisi del circolo virtuoso non può dimenticare l’efficienza energetica e la riqualificazione edilizia con l’articolo dedicato a: “Riqualificazione vs nuova costruzione opportunità per l’Italia”.

Nel numero anche lo Smart Farm Village il progetto per dare energia all’Africa con le Fer e un report sull’analisi dell’inquinamento ambiente salute a seguito del progetto di ricerca su “Valutazione integrata dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ambiente e sulla salute in Italia”.

Non mancano le sfide sostenibili con l’originale progetto di viaggio di 9.000 km in bicicletta elettrica, alimentata da pannelli fotovoltaici, della sportiva Pauline de La Marnierre. Seguono le consuete rubriche: calendario eventi, tecno news e visto su.

Rifiuti, le Regioni puntano all’economia circolare

Nelle ultime settimane Piemonte e Calabria hanno affrontato la questione rifiuti con un comune denominatore, l’economia circolare, che è al centro della focus story nel nuovo numero di e7.

In Piemonte la Giunta regionale ha da poco approvato la bozza del Piano per la gestione dei rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione 2015-2020. Tra gli obiettivi: raggiungere il 65% di raccolta differenziata in ogni ambito territoriale e il 50% del tasso di riciclaggio, oltre a una sensibile riduzione della produzione di rifiuti entro il 2020.

Commentando l’iniziativa l’assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia, ha spiegato: “La disciplina nazionale e comunitaria negli ultimi anni si è evoluta al punto di trasformare la gestione dei rifiuti in uno strumento di natura economica e ambientale, che oggi definiamo come economia circolare”.

Il Piano, dunque, “è basato sulla riduzione dei rifiuti indifferenziati e sulla loro corretta gestione, anche volta al recupero energetico, sia per limitare i volumi in discarica, sia per garantire un apporto reale e fattivo al raggiungimento degli obiettivi nazionali in tema di energia”.

L’economia circolare pare essere anche tra i piani della Regione Calabria. Il presidente Mario Oliverio è a lavoro per realizzare un nuovo piano di gestione dei rifiuti e ha parlato di linee guida entro fine giugno.

“Il nostro impegno – secondo il Governatore – è volto alla costruzione di un sistema di raccolta e di smaltimento dei rifiuti virtuoso, capace di trasformare, come è avvenuto altrove, gli scarti in risorsa, per la produzione di ricchezza e la creazione di lavoro”.

Più nel dettaglio, nel nuovo piano dovrebbe essere inserita la realizzazione di tre strutture per trasformare in energia elettrica la parte organica dei rifiuti, da realizzare entro il 2017.

Idrogeno e celle a combustibile: Italia grande assente

La mobilità sostenibile è un tassello fondamentale se si pensa alla città intelligente. Parlando di trasporto alternativo è inevitabile citare la promozione della cultura dell’intermodalità, della condivisione dei mezzi di trasporto e l’adozione di carburanti a ridotto impatto ambientale. Per muoversi su terra e in mare, oltre al GNL e all’elettricità, molti Paesi stanno puntando sull’idrogeno: l’America, il Sud Corea, il Giappone e la Germania sono diventati protagonisti di una strategia strutturata volta ad implementarne l’infrastruttura di ricarica.

L’Italia, pur avendo le carte in regola per stabilire una leadership, resta ferma. L’ultimo e7 apre analizzando la posizione istituzionale e lo status del comparto industriale e della ricerca, in previsione dell’appuntamento fissato per il prossimo 25 giugno tra il Ministero dell’Ambiente e i rappresentanti dell’Iniziativa Italiana Mobilità ad Idrogeno, la nuova piattaforma di lavoro lanciata su spinta di Cinque International e dall’associazione Italia Idrogeno e Celle a Combustibile.

Dalla mobilità sostenibile torniamo a parlare di città sostenibile ed intelligente che, per essere definita veramente tale, deve riuscire ad ascoltare le esigenze dei propri cittadini e a cogliere le iniziative di resilienza costruendovi intorno un’azione istituzionale convincente.

Ai cittadini sono dedicate le previsioni sui prezzi dei carburanti e sulla produzione di energia da FER in vista della “calda estate dell’energia”. Non abbiamo dimenticato il mercato gas, con gli istituti di credito come nuovi clienti, e il settore dell’efficienza, con la classifica sulle imprese italiane stilata da Avvenia.

Chiudono il numero le “tecnonews” di CanaleEnergia e l’anteprima del dossier del mensile di giugno.

2016 fuori dal Trattato. L’Italia gioca una nuova carta

Era il 1994 quando cinquanta stati euroasiatici, reduci da oltre tre anni di negoziati, firmarono il Trattato sulla Carta dell’Energia, primo accordo multilaterale per la cooperazione internazionale in ambito energetico. Esattamente venti anni dopo, l’Italia ha notificato al depositario del Trattato sulla Carta dell’energia, la Repubblica del Portogallo, l’intenzione di ritirarsi dal Trattato. Nonostante l’uscita dall’accordo, che avverrà nel gennaio 2016, il Paese ha confermato l’intenzione di partecipare alla prossima conferenza ministeriale dell’Aia, durante la quale la Carta Europea dell’Energia del 1991 sarà aggiornata in una Carta Internazionale per l’Energia.

Su e7 Urban Rusnak, Segretario Generale della Carta dell’Energia, ha commentato le possibili ripercussioni di questa decisione, dicendosi “pronto ad assistere l’Italia e l’Unione europea ad affrontare e risolvere tutte le preoccupazioni attinenti il ruolo del TCE e l’uscita dell’Italia dal Trattato”. Una “situazione di ‘lose-lose'”, come l’hanno definita gli avv. Sabine Konrad, International Investment Protection Expert (incl. ECT), e Carsten Steinhauer, Italian Energy Regulation Expert, dello studio di McDermott Will & Emery Studio Legale Associato, quella che vive – e forse vivrà – l’Italia.

“Se riusciamo a dimostrare che ne vale la pena, chiediamo a politica e a stakeholder di darci una mano per uscire da questa situazione di precarietà”. A parlare è Federico Testa, Commissario in carica dell’Enea, che nel numero sottolinea come, per la positiva evoluzione dell’Agenzia, occorra considerarla non entità scollegata alla realtà, bensì asset strategico per la politica.
Un settore, quello energetico, determinante anche per gli aspetti nevralgici dell’economia industriale e familiare dei cittadini, che, sottolinea Marina Varvesi di AISFOR, ha bisogno di iniziative come “SMART-UP” per combattere la fuel poverty.

Non mancano in questo numero le Fer: parliamo della scuola siciliana per i futuri manager russi e della varietà dell’approvvigionamento energetico nelle regioni. Chiudono il numero le consuete rubriche.

Come l’Autorità Antitrust tutela il consumatore

Pratiche commerciali scorrette, informazioni mendaci, ritardi nell’invio delle bollette e mancata lettura del contatore. Sono solo alcune delle prassi disoneste perpetrate da nuovi operatori ed ex-monopolisti con la liberalizzazione del mercato del gas e dell’energia elettrica. Con Maria Laura Altavista, funzionario dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, e Pieraldo Isolani, Responsabile Settore Energia Unione Nazionale Consumatori, e7 si inoltra nella giungla della tutela del consumatore, anche in vista dell’abolizione del mercato tutelato per famiglie e piccole imprese fissata dal Ddl concorrenza per il 2018.

L’attenzione al consumatore torna anche nell’indagine di E.ON “Che cliente sei?”, pensata per profilare e consigliare tariffe adeguate alle singole esigenze, si ripropone nella volontà dell’Anci di realizzare città più intelligenti – con il lancio della nuova piattaforma web dell’Osservatore nazionale Smart City – e traspare dalla bozza di proposta della Scuola Formazione PD che punta a costruire città metropolitane attraverso la divisione delle competenze e la gestione ottimale della Governance.

Nel numero ancora smart city spiegata con la people-to-pixels, tecnica anni Ottanta che mette a confronto Spazio e Terra; con le Regioni Toscana, Liguria, Sardegna, Paca (Provenza-Alpi-Costa Azzurra) e Corsica che, grazie all’economia costiera, mantengono le caratteristiche naturali delle città e con gli open data, in cui la Lombardia è protagonista.

Chiudono “visto su” e “le tecnonews” di Canale Energia.

Efficienza, comunicazione e sostenibilità. Online e7

Una riflessione sul settore dell’efficienza, punto di forza per il rilancio dell’economia del Paese, per il quale diventa sempre più importante risolvere alcuni nodi (finanziamenti, incertezza normativa, certificati bianchi). La considerazione, emersa dalla Conferenza di diritto dell’energia, organizzata da Gse e Università di Roma Tre lo scorso 13 e 14 maggio, di cui si è già parlato su QE in questi giorni, prosegue nel nuovo numero di e7 e si conclude con il commento sul nuovo ruolo delle Esco di Antonella Castelli, Esperto in Gestione dell’Energia.

Un viaggio poi nella comunicazione in ambito energetico tra best practices di successo che non devono restare in sordina, con i consigli di Lavinia Colonna Preti Marketing & Communications Manager di IBT EUROPE GmbH. In questo ambito l’open-gate delle centrali nucleari italiane organizzata da Sogin lo scorso week-end rappresenta un esempio virtuoso (nel numero di e7 un breve reportage fotografico).

Infine sostenibilità. Il rapporto del Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile, realizzato da LifeGate, evidenzia un’attenzione alta dei cittadini al tema anche in momento di crisi. Non è un caso quindi che si moltiplicano le iniziative che vedono la sostenibilità al centro. Nel numero un esempio di turismo sostenibile promosso dai Marriot Hotels a cui fa eco la crescita della raccolta virtuosa degli imballaggi plastici, evidenziato nel rapporto Corepla e una concezione di industria green al 100% con il progetto Enerbiochem che studia la bioraffineria a filiera chiusa.

Prima delle consuete rubriche su eventi, tecnologie e un articolo in evidenza di Canale Energia, un richiamo alle imprese con una novità sui bandi per le start up.

Rifiuti, ecotassa e fiscalità. Online e7

L’introduzione di una ecotassa per il conferimento in discarica e la revisione della fiscalità di settore, nell’ipotesi di passare da un sistema basato su metri quadrati abitativi e numero di inquilini a uno puntuale, che faccia riferimento all’effettiva quantità di rifiuti prodotti. Sono due dei temi al centro della focus story nel nuovo numero di e7, dedicata questa settimana al Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti (Pnpr).

All’approvazione del piano, avvenuta a ottobre 2013, è seguita l’istituzione di un comitato tecnico scientifico (Cts), che da luglio 2014 ne sostiene l’attuazione. Il vice presidente del Cts Roberto Cavallo, intervenendo a Ravenna in occasione della manifestazione “Fare i conti con l’ambiente”, ha descritto alcune delle proposte già elaborate per efficientare questo comparto, tra cui, in campo fiscale, “l’introduzione di agevolazioni sull’Iva per i beni in commercio derivanti dal riuso”.

Di efficienza, a Ravenna, si è discusso anche in campo energetico, ad esempio attraverso le opportunità offerte dallo storage. Secondo Michele Bianchi dell’Università di Bologna: “L’accumulo è visto come un’importante opportunità economica”, nell’ottica di poter stoccare energia per fornirla quando conviene, “meno come opportunità di efficienza”, volendolo intendere come un servizio di rete utile alle necessità di equilibrio del sistema. In futuro, però, “l’aspetto dell’efficienza sarà preminente”, secondo Bianchi, se si tiene conto dell’ascesa delle fonti rinnovabili.

Oltre alle consuete rubriche, completano questo numero del settimanale di Quotidiano Energia gli approfondimenti su: distribuzione e gare gas; cybersecurity ed energia; rinnovabili, reti e tecnologie innovative.

Dall’Omc alle Fer, passando per le Tlc più green

E’ on line il nuovo e7. La focus story è dedicata a Omc 2015, chiusosi venerdì a Ravenna con video interviste, tra gli altri i rappresentanti della Egyptian General Petroleum Corporation, e alcuni approfondimenti e una vetrina dedicata agli studenti vincitori del “5 minute speech contest” all’interno dello Youth Programme.

Nel numero attenzione anche alla mobilità elettrica con l’intervista con Antonella Marchini a.d. di Oil & Sun  in cui propone di abilitare le stazioni di rifornimento tradizionali, tipicamente quelle autostradali, con un hub di servizi integrati che consenta: la ricarica elettrica dei veicoli; la copertura dei fabbisogni energetici delle aree di servizio attraverso fonti rinnovabili; la promozione di un cambio culturale tra gli automobilisti “tradizionali”.
Ancora, energie alternative e un sistema di alimentazione energetica dei siti radio in aree remote attraverso un mix di tecnologie “green”, in sostituzione dei tradizionali generatori diesel con il progetto di Ericsson, 3 Italia e Telecom insieme per TLC più green.

Le nuove prospettive del mercato del fotovoltaico nell’intervista ad Arturo Lorenzoni, prof. di Economia dell’Energia, Università di Padova, chairman del convegno organizzato dal Centro Studi Solarexpo: “Il fotovoltaico in Italia: riportare il mercato a 1 GW”, che si terrà l’8 aprile dalle 14 alle 18:30 nella sala Amber 1 del MiCo-Fiera Milano Congressi.

Si parla infine anche di efficienza energetica in questo numero con il “Progetto Building” o “Bitech” (Building intelligent technologies) di Anie e Anima. Seguono le consuete rubriche.

Iran, un accordo sul nucleare per ripartire dall’energia

L’intesa sul nucleare iraniano raggiunto a Losanna il 2 aprile è stata accolta nelle strade di Teheran con i festeggiamenti della popolazione, che in questo accordo vede il primo passo e la speranza per il rilancio dell’economia locale e l’uscita dalla povertà di un’ampia fetta di persone.

Su quali basi si potrà creare questo rilancio economico? Sarà il petrolio il vero protagonista di dell’auspicata nuova fase? E con quali riflessi sui mercati internazionali?

Sono alcune delle domande affrontate nel focus del nuovo numero di e7: “Iran, un accordo sul nucleare per ripartire dall’energia”. Secondo Alessandro Politi, analista senior del Cemiss (Centro militare studi strategici), occorre partire dal prezzo del petrolio “che almeno per tutto il 2015 resterà depresso”.

In vista della fine delle sanzioni, “entrerà altro petrolio in circolo e a prezzi di favore, soprattutto alla Cina, con gli iraniani che hanno un disperato bisogno di vendere per fare cassa”. Così l’Iran “avrà  bisogno di essere fiscalmente più efficiente sul prezzo oil, sull’estrazione e dovrà ammodernare il livello tecnologico del settore, ridurre gli sprechi e costruire raffinerie. Una serie di misure per mettere in moto la macchina”, spiega Politi.

Secondo l’Aie la capacità di produzione petrolifera dell’Iran è di 3 milioni e 600mila barili giorno. A febbraio 2015 la produzione ha raggiunto i 2,84 milioni di b/g. Per quanto riguarda le esportazioni, i principali destinatari in regime di restrizioni imposte da Usa e Ue sono Cina e India, che ricevono circa 1,2 milioni di b/g. Nel solo periodo aprile – dicembre 2014 l’India ha importato 250.200 b/g di greggio iraniano, il 41% in più rispetto ai valori registrati l’anno precedente.

Dal punto di vista del gas, invece, secondo la US Energy information administration la produzione nel 2012 è stata di 159 miliardi di metri cubi, con esportazioni per 9,26 miliardi.

Completano questo numero di e7 gli approfondimenti sui centri di riuso dei rifiuti solidi urbani, sulle strategie di social marketing delle utility, sul progetto europeo di Unione dell’energia e sul Festival dell’acqua, che per il 2015 sarà organizzato nell’ambito di Expo a Milano.

Nuovi orizzonti per il fotovoltaico

Il fotovoltaico è finito, il fotovoltaico è vivo. Diverse sono le grida di allarme che il settore ha lanciato negli ultimi anni, visti i continui cambi di rotta istituzionali e le innovazioni tecnologiche che hanno investito in pieno il comparto che ha vissuto, più di altri, in questi ultimi 10 anni un andamento altalenante. Al tema è dedicata la focus story del nuovo numero di e7, online da oggi.

Finiti gli incentivi, il settore sta sperimentando sfide nuove. Nel 2014 abbiamo seguito la filiera investire e rilanciare soprattutto gli aspetti di “maintenance”. Strategico in quanto rappresenta il punto debole della produzione energetica da fotovoltaico: i pannelli, se non sono adeguatamente gestiti abbassano notevolmente la loro resa. In questo 2015 le proposte sono molte, dallo sharing  dell’energia prodotta alla vendita a consumo, all’integrazione con i SEU.

Novità anche a livello regolatorio e maturità sotto il profilo dei controlli, così vediamo nascere attività di recupero e di riuso di pannelli sequestrati. Come il mercato sia cambiato è emerso anche da Solarexpo Innovation cloud, tenutosi nei giorni scorsi a Milano, in cui non sono mancati incontri su SEU, sviluppi di una nuova visione del mercato e altre rinnovabili.
Nel numero di e7 si parla anche di efficienza con l’almanacco bocconiano delle infrastrutture e per la rubrica “report” i costi della Cyber crime secondo il Data Breach Investigations Report 2015 di Verizon.

Expo Milano, scatta il countdown

Partirà ufficialmente il prossimo primo maggio l’Expo 2015, Esposizione universale ospitata dalla città di Milano che punta a essere il più grande evento mai realizzato su alimentazione e nutrizione.

Allo stesso tempo, questa manifestazione ha rilanciato anche i temi della sostenibilità e del consumo delle risorse primarie, energia compresa, oltre a quello dell’innovazione tecnologica che caratterizza il sito espositivo di Expo, pensato e realizzato come una smart city.

A questi vari aspetti è dedicata la focus story del nuovo numero di e7, che ha ad esempio approfondito il “Milan Manifesto – Enterprise 2020”, documento che sarà presentato il prossimo 19 giugno a Expo nel corso della conferenza “Last Call to Europe 2020”. Un’iniziativa che punta a rendere il tema della sostenibilità, sotto tutti i suoi punti di vista, sempre più un riferimento nelle strategie d’impresa.

Ugo Castellano, project manager di Last call to Europe 2020 e membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione Sodalitas, spiega: “Sono tre le aree su cui vogliamo coinvolgere le 10.000 imprese che in Europa afferiscono al network Csr Europ”; tra cui, la promozione di “modelli di consumo differenti, come quelli introdotti dalla sharing economy”.

Nel focus di e7 anche l’intervista a Ada Lucia De Cesaris, vice sindaco e Assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, che sottolinea l’evoluzione nel campo dei trasporti pubblici che il capoluogo lombardo ha avuto grazie all’Esposizione: “Si potrà accedere comodamente al sito di Expo con i mezzi pubblici”. Tra le iniziative, “abbiamo potenziato il servizio di bike sharing, aggiungendo al parco veicoli circolante 1000 bici elettriche”.

Il sito di Expo, si legge su e7, è costruito come una “città intelligente” realizzata tenendo presenti cinque temi: energia e infrastrutture, Ict, sicurezza, edutainment e service. Tutto ciò, infine, è stato messo in piedi in “greenfield”, cioè partendo da zero senza basarsi su un insediamento precedente.

Offshore, in campo l’ingegno italiano

Torna la Offshore Mediterranean Conference, evento di fama internazionale che vede la partecipazione sempre nutrita dei Paesi e delle realtà coinvolte nel mondo upstream. In un simile contesto trovare una realtà totalmente italiana non è facile, ma nel nuovo numero di e7 ci proviamo con un’intervista a Angelo Lo Nigro, Market Development Manager per D’Appolonia e Fabio Launaro, presidente della Seatech.

Passando dal petrolio alle rinnovabili abbiamo il commento del professore Umberto Di Matteo, dell’Università Marconi e presidente Ises Italia che ci esorta ad avere un’attenzione positiva per gli obiettivi del pacchetto clima riconoscendo alla ricerca scientifica e alla promozione di una cultura di riferimento tra le persone gli elementi cardine di una svolta. Al commento si affianca uno studio della University of California Berkeley, che spiega come l’unione della generazione elettrica da biomasse con l’uso della CCS (definita BECCS) potrebbe contribuire in maniera cruciale alla decarbonizzazione nell’area ovest degli Stati Uniti.
Nel numero di e7 parliamo anche di città intelligenti dal Manifesto per le Città Metropolitane alla best pratices lucchese dedicata alla gestione intelligente dei rifiuti attraverso l’Internet of Things.

Sentiamo nello specifico l’intervento di Vittorio Biondi, Direttore settore Competitività territoriale, Ambiente ed Energia di Assolombarda e Valerio Bertuccelli, Amministratore di Sistema Ambiente, la Società di servizi di igiene urbana di Lucca.

In chiusura le news tecnologiche e il visto su CanaleEnergia dedicato alla nuova rubrica sulla bioarchitettura.

Il giro del mondo in una smart city galleggiante

“La sostenibilità energetica inizia… in barca a vela”. È una storia fatta di sperimentazione scientifica mista ad avventura quella che apre il nuovo numero di e7, settimanale di Quotidiano Energia.

Protagonista è il velista Matteo Miceli, pluricampione del mondo di traversata atlantica, che con un team di esperti dell’università Sapienza di Roma ha reso realtà il progetto di giro del mondo in barca a vela senza soste intermedie, grazie ad approvvigionamenti e forza energetica interamente autoprodotte.

L’imbarcazione “Este 40 ‘EstEco”, infatti, come una sorta di smart city galleggiante è dotata di pannelli fotovoltaici calpestabili da circa 1,6 KW; 2 generatori eolici di potenza nominale massima di 350 W l’uno, raggiungibile con una velocità del vento di circa 25 nodi; 2 idroturbine che possono arrivare a circa 500 W. L’energia è infine accumulata in batterie da 400 A a 24 V.

Nell’ottica di descrivere le smart city fuori dalla visione più consueta, e7 ha inoltre intervistato Stefano Masini, responsabile ambiente e territorio Coldiretti, che ricorda come nel nostro Paese si contino oltre 200.000 ettari con destinazione bioenergetica. Un patrimonio che alimenta i consumi delle città intelligente e che attraverso l’innovazione tecnologica punta a essere esso stesso una “smart land”.

In tema di consumi, in questo caso per la mobilità alternativa, Giuseppe Mauri di Rse spiega a e7: “L’installazione di 600 colonnine in tutta Italia non ha spinto il settore come ci si aspettava, perché i tempi di ricarica sono troppo lunghi (circa 4-8 ore) e le colonnine non vengono sfruttate, ma ci si parcheggia davanti”.

Quello della mobilità elettrica non è però un settore nato con le sole auto elettriche, visto che nel nostro Paese i primi esempi “sono nel trasporto pubblico locale, grazie a tram e filobus, anche a doppia alimentazione (batterie), che sfruttano linee aeree in tensione (catenaria)”, sottolinea Giovanni Pede di Enea.

Completano questo numero le “utility del futuro”, descritte nel recente evento di settore organizzato da Agici e nell’approfondimento di IDC Energy insight sul ruolo dell’Ict rispetto a queste realtà. Infine, una case history tecnologica sullo smart meter gas e il commento sullo sviluppo della domotica in Italia di Flavio Rosa dell’università Sapienza.

Infrastrutture e reti tra elettricità, piani energetici e carburanti alternativi

In India, a Bengaluru, si è tenuta la prima settimana di convegni dedicata alle smart grid, tecnologia in cui il Paese sta iniziando a investire molte risorse. Il piano del Governo è completo, dalle reti alle case. L’obiettivo è collegare e rendere autosufficiente la maggior parte della popolazione entro il 2022, possibilmente con l’ausilio di tutta la moderna tecnologia disponibile e implementando la produzione energetica grazie a rinnovabili ed efficientamento delle reti. L’incontro è stato occasione di confronto e scambio di esperienze tra i maggiori stakeholder mondiali, come Corea, Giappone, Americana ed Europa. E’ il servizio di apertura del nuovo numero di e7.

Torniamo alle infrastrutture nazionali parlando di sostenibilità delle coste nel Mediterraneo, con il professore Davide Astiaso Garcia del dipartimento Ingegneria astronautica Elettrica ed Energetica Università di Roma La Sapienza; in cui grande attenzione è posta alla necessità dei piani energetici nazionali. Sempre logistica e infrastrutture è il trait d’union con Enrico Pujia direttore generale del trasporto marittimo del ministero delle Infrastrutture che, in “tre domande a”, ci spiega il ruolo dei carburanti alternativi nel piano nazionale dei porti.

Affrontiamo anche reti idriche e sostenibilità con il World Water day alle porte, con un’intervista a Antonio Astone, global sustainibility manager di DNV GNL-business assurance che ci espone dati rilevanti sul consumo e l’efficienza del sistema idrico nazionale e internazionale.

Il punto inoltre sul waste management in relazione alla recente iniziativa “open data” di Ispra. Seguono le consuete rubriche con il Commento a cura di a cura di Davide Bigoni professore ordinario di scienze delle costruzioni all’Università di Trento; il visto su Canale Energia dedicato al crowdfounding nella mobilità elettrica e le tecno news.

Efficienza, petrolio e rinnovabili, il mix della settimana

Da obiettivo a strumento, da meta a mezzo. Il meccanismo dei TEE ha promosso il cambiamento del settore dell’efficienza consentendo, in particolare all’industria, di registrare risparmi importanti. Le Energy Service Company oggi hanno il compito e la capacità di agire in maniera strategica a sostegno delle imprese. Questo il centro delle due giornate dedicate ai certificati bianchi organizzate dal Fire a Roma lo scorso 19 e 20 marzo di cui si occupa il nuovo numero di e7.

Non solo efficienza, nella settimana dedicata all’Oil&Gas con l’Offshore Mediterranean Conference di Ravenna (25-27 marzo), anche il Safe in occasione della cerimonia di apertura del master ha affrontato il tema del petrolio.

Nel numero anche alcune dichiarazioni dell’Ambasciatore del Kuwait in Italia, H. E. Ali Khaled Al-Sabah, che sottolinea la doppia visione del Paese tra il verde del petrolio e il green delle rinnovabili. Ma parliamo anche di modelli previsionali contro i danni degli sversamenti di petrolio in occasione del lancio di questa tecnologia tenutasi a Milano gli scorsi giorni con DNV GL OIL&GAS.

Ancora, un focus sulla mobilità elettrica e il ruolo dei Comuni con l’intervista all’assessore alla Mobilità del Comune di Milanno, Pierfrancesco Maran, Delegato Nazionale dell’Anci ai Servizi Pubblici Locali.

Quanto ai prossimi convegni in agenda, si segnala Solarexpo e EnergyMed con una giornata dedicata agli “Smart meter in Italia ed in Europa, quale il loro reale utilizzo oggi e quale potrebbe essere il loro sviluppo domani”, di cui Gruppo Italia Energia è media partner.

Seguono le consuete rubriche di cui il commento di questa settimana è di Monica Tommasi – Amici Della Terra, sull’approccio migliore da usare nella dismissione della tariffa progressiva.

Calo del prezzo del greggio, quali effetti

Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un calo del prezzo del greggio. Un passaggio forse anche culturale che potrebbe avere effetti pure sul settore delle rinnovabili. Di sicuro sull’economia mondiale. Una flessione simile è favorevole soprattutto per i Paesi dove il costo dell’energia rappresenta un freno alla crescita e pesa sulla competitività del sistema industriale. Ma… “non è tutto oro, nero, quello che luccica”. Nel nuovo numero di e7 ne parliamo con i collaboratori di Quotidiano Energia Vittorio D’Ermo, consigliere Associazione Italiana Economisti dell’Energia ed Enrico Quintavalle, responsabile ufficio studi Confartigianato. Intervengono anche Unione Petrolifera e Salvatore Carluccio, presidente di Mondoconsumatori.

Dai trasporti privati agli aerei, alla grande distribuzione, ma anche mercato e opportunità per le rinnovabili. Tutti aspetti che si giovano, almeno per ora, della flessione del greggio. Se sarà un’occasione per far ripartire il sistema economico del Paese è ancora presto per dirlo.

Nel numero quindi un report sullo stato della green economy, e uno sulle prossime sfide del nucleare che, anche se se ne parla poco, continua ad essere una risorsa di interesse nel mondo.

Grande attenzione al trasporto “green” di matrice italiana con un articolo sulla soluzione innovativa di  bikesharing di Ro Technology e l’adattatore per la ricarica elettrica di In-Presa.

Anche il commento di questo numero è smart con il contributo del professore Stefano Massucco della Scuola Politecnica Università di Genova.

Dalla illuminazione al cittadino, come le città ci rendono intelligenti

L’evoluzione delle città in chiave “smart” contribuisce a sviluppare una maggiore cultura dei cittadini verso comportamenti sostenibili ed efficienti, integrando le nuove competenze con le usuali abitudini.

Nell’ultimo numero di e7 parliamo di come le infrastrutture e gli abituali luoghi di ritrovo, dalla ricarica di carburante alla spesa, dall’acquisto in centri tipici della grande distribuzione alle realtà museali, stanno effettuando un’attività di educazione del consumatore verso un approccio sostenibile ed intelligente. Il tutto grazie alla semplificazione e alla messa a disposizione di tecnologie e comportamenti più efficienti: “I luoghi di aggregazione, come i supermercati, aumentando la fruibilità, diventano anche spazi di educazione per i cittadini, valorizzando un approccio meno accademico che, sappiamo, non sempre può raggiungere con efficacia alcune parti della popolazione”, evidenzia Maurizio Carta, professore del Dipartimento Architettura Urbanistica e Pianificazione Territoriale dell’Università di Palermo.

In pratica la grande distribuzione, oltre ad assumere comportamenti e tecnologie efficienti, semplifica l’approccio alle nuove tecnologie, pensiamo ai pannelli fotovoltaici di Ikea. Inoltre, vende prodotti green ed è sempre più attenta all’ambiente: un esempio è Carrefour che quest’anno partecipa a M’illumino di meno, l’iniziativa dedicata al “silenzio energetico” di cui ci ha parlato Lisa Tropea della redazione di Caterpillar, Rai Radio2. La stessa distribuzione di carburanti sta cambiando, mettendo a disposizione la ricarica elettrica e pensando anche ad un approccio multi-servizio, ne sono un esempio in Italia le stazioni di Total Erg.

E mentre assistiamo alla crescita di una filiera della sostenibilità, nel settore dei rifiuti la semplificazione, in particolare lo snellimento dell’iter burocratico, è solo invocata. Nel “tre domande a” Chiara Ferrari di Ipsos ci parla del valore socio-economico dei 33 milioni di dispositivi tecnologici abbandonati nelle cantine degli italiani. Inefficienza che tocca anche l’idrico italiano, il quale risente della carenza infrastrutturale e dell’inefficienza sul lato dei reflui, e che paragoniamo con le potenzialità del settore in Gran Bretagna derivanti dall’introduzione del Water Act 2014.

Chiudiamo con la best practice aziendale ABB, che nell’ultimo anno ha registrato una importante crescita, e le consuete rubriche.

Gli ostacoli sull’ultimo miglio elettrico

e7, il settimanale di Quotidiano Energia, dedica il nuovo numero, on line da oggi, al settore elettrico tornando sui contenuti del convegno “Distribuzione e vendita, due ruoli decisivi per il lieto fine del mercato”, organizzato da Aiget e I-Com l’11 a Roma.

Come sintetizza il presidente Aiget Michele Governatori, il cuore del problema è la morosità: “Non è più sostenibile che i venditori siano esattori e responsabili della possibile morosità sulle crescenti componenti fiscali e parafiscali delle bollette. Ai fini della sopravvivenza stessa di un mercato plurale e competitivo,riteniamo improrogabile una riflessione seria sulla distribuzione del rischio di morosità e sulla sua massima possibile limitazione”. Tra le soluzioni proposte dalla stessa associazione: i grossisti versano solo quanto effettivamente incassato per quanto concerne gli oneri di sistema; introdurre tempi di pagamento coerenti con gli incassi; ridurre i mesi di garanzia per i pagatori virtuosi; corresponsabilità degli insoluti con il distributore nel caso non venga attuato il distacco per morosità entro i tempi previsti; blocco dello switching per i clienti morosi.

Il fronte accise viene affrontato in un articolo sull’evento “Le accise sui prodotti energetici e sull’elettricità: prospettive comunitarie e profili di criticità nazionali” di lunedì 16 presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi Roma Tre. In questa sede gli esperti della disciplina giuridica hanno confrontato lo stato dell’arte ed il percorso a cui è arrivata la normativa ad oggi.

Nel numero anche l’efficienza con un focus sulla strategicità del monitoraggio a colloquio con Marcello Fumagalli, Direttore Area Consulenza Banche e Intermediari Finanziari e una best pratics sui risultati raggiunti con Mauro Brolis, Head of Energy Division Finlombarda.

Molti i contributi live dagli eventi degli ultimi 7 giorni anche per quanto riguarda rinnovabili e sostenibilità con la giornata organizzata in Svizzera da Scienza per l’Amore sulla discussa tecnologia BioHyst, per il recupero di biogas e materiale alimentare dalla paglia. Rispetto al waste management invece siamo andati a Seveso in cui abbiamo visto e filmato la gestione dei rifiuti smart implementata nella cittadina. Seguono le consuete rubriche su eventi e tecnologie della settimana.

La nuova edilizia italiana riparte dal Regolamento unico

È un processo alla geotermia quello a cui si assiste nel panorama italiano e che apre il nuovo numero di e7. Due i fronti: da un lato le istituzioni e gli enti pubblici (come le Asl e le Arpat), dall’altro i comitati cittadini e ambientalisti. Nel mezzo, sedute, in stallo, le Regioni. Un grande potere decisionale, quello che impugnano, ma di cui non sembrano le vere padrone: “Le Regioni temono la risposta della cittadinanza e, spesso, non riescono a superarne il dissenso. Visto il panorama attuale si potrebbe auspicare un maggiore potere decisionale di enti super partes dotati di tecnici formati e preparati”.

Ad affermarlo Alessandro Sbrana, professore ordinario di Geotermia all’Università di Pisa, rappresentate del mondo della ricerca che, dice, deve sfondare questo “muro” dello scetticismo favorendo l’informazione e la formazione: “La geotermia viene attaccata perché inquinante, ma in realtà è una fonte rinnovabile: se usata correttamente, può dare risultati importanti. Si potrebbe uscire dallo stallo adoperando tecnologie a ciclo binario a impatto ambientale zero che, adottate a livello internazionale (ad esempio in Germania, vicino Francoforte e in Baviera, in pozzi profondi circa 4500 metri o in Nuova Zelanda dove è stato inaugurato un impianto da 100 MW), sono ancora assenti in Italia”.

Fanalino di coda nella geotermia, lo Stivale mostra le proprie debolezze anche nel campo dell’efficientamento energetico: “Il ruolo dell’Italia in questi sei mesi è stato dunque defilato, cosa che noi abbiamo criticato, perché il nostro Paese ha interesse a spingere su temi come l’efficienza energetica”, afferma Monica Frassoni, Presidente European Alliance to Save Energy. Nel Paese, inoltre, grande assente la figura del facilitator, ente super partes che potrebbe favorire il giusto coordinamento di enti locali, investitori privati, operatori edili e Stato centrale: “nella diffusione del modello ESCo e nel promuovere la cultura dell’efficienza risiedono le sfide più grandi che abbiamo affrontato nel nostro primo anno di attività e ci stanno permettendo di raccogliere buoni risultati”, spiega Erika Honnay facilitator Belga del GRE Liege.

D’altro canto arrivano sprazzi di dinamicità: come l’avvio di ENACT, progetto comunitario finanziato nell’ambito del programma ERASMUS+ e cappeggiato da AISFOR, che vuole “costruire” la figura dell’Energy Auditor; oppure la vittoria di Kinexia con il premio per la sezione Green Economy nell’ottava edizione dello UK- Italy Business Award.
A bordo dell’aereo a energia solare di Solar Impulse arriviamo alle consuete rubriche del settimanale “Visto su” e le “Tecnonews” di CanaleEnergia.

2015, l’anno della sinergia

e7 apre il 2015 festeggiando il 60° numero con una mini inchiesta su è giù per il globo. Ci chiediamo quali saranno i trend in ambito energetico, uso delle risorse e sviluppi futuri del mercato. In questo numero quindi una raccolta di scenari con Unido, World Energy Council, Europa, Usa, Iran, Israele, Turchia, Australia, Brasile, Messico.

Il quadro che emerge è abbastanza allineato verso gli obiettivi europei di decabornizzazione, crescita dell’efficienza nei processi, integrazione e sviluppo delle rinnovabili; il tutto senza staccarsi, per chi può e ne ha sul territorio, dalle risorse fossili, convenzionali o meno. Nel quadro poco presenti i Paesi asiatici di cui comunque sappiamo come in grande percentuale stiano lavorando a carbone, pensiamo alla Cina, o all’esportazione di rinnovabili programmabili, mi riferisco a Indonesia e Malesia grandi esportatrici del tanto discusso olio di palma.

Nella gestione dell’energia, risorsa per eccellenza di un Paese, stiamo seguendo trend abbastanza condivisi, ma nessuna nazione riesce ad ottenere uno sviluppo tecnologico veloce, come richiederebbero tecnologia e immaginazione umana, rallentata dalle forche caudine di politica e infrastrutture. Tale fatto ci ha sorpreso già questa estate, in occasione dell’incontro biennale del CIGRE, tenutosi a Parigi. Tutti gli Stati presenti lamentavano problemi con il bilanciamento della rete da fonti rinnovabili non programmabili, affannandosi verso tecnologie di storage più o meno convenzionali, tentando di gestire smart grid e con infrastrutture di trasmissione elettriche e di dati ben poco veloci, capienti o intelligenti, una volta testate su casi reali.

Per fare un passo in più, quindi non stupisce che la parola d’ordine emersa dagli ultimi giorni del 2014, anche in occasione della Set Plan Conference, svoltasi a Roma per il semestre di presidenza italiana in Europa, sia sinergia. Sì perché come spesso accade quando c’è tanta innovazione, i diversi settori impiegano del tempo per capire cosa, come e dove può arrivare una certa tecnologia, per poi non riuscire a svilupparla in modo sinergico con i diversi settori da essa coinvolti. Tutto ciò con la smart city, sarà superato, anzi sarebbe meglio parlare di city andando oltre il concetto di città europea e ragionando piuttosto in ‘regioni territoriali’, è questo difatti lo spazio minimo necessario affinché un simile nucleo ottimizzi il suo potenziale.

Un’interoperabilità, quindi, non solo di linguaggio su un settore specifico, ma tra i diversi aspetti che lo costituiscono. Proprio per evitare che da una smart city si arrivi ad una Babele senza capo né coda, il 2015 dovrà essere l’anno della sinergia. Su e7 già da tempo parliamo di rete idrica come di rete energetica, di big data, mobilità, tecnologia, ICT e IT, proprio perché consideriamo il nostro ruolo di informazione come strumento di collegamento sinergico per le innovazioni tra diversi mondi paralleli che, sappiamo, possono darsi molto incontrandosi un po’ di più.

Gas Target Model Ue, parlano Autorità e Aiget

“Sicuramente il target model ha degli spunti interessanti su problematiche comuni a tutti i mercati, tra cui quello del nostro Paese. Ad esempio il documento dà molto rilievo al funzionamento dei mercati forward, i dati del mercato italiano non sono rosei e l’Autorità ha una linea d’azione volta a migliorare l’efficienza, la liquidità e la concorrenzialità del mercato anche guardando a orizzonti temporali più lunghi”.

Questo uno dei rilievi che Francesco Cariello, responsabile dell’unità Affari regolatori internazionali – dipartimento per la Regolazione dell’Autorità per l’Energia, fa in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero di e7, commentando il recente aggiornamento che Acer ha dato del gas target model, lo strumento nato nel 2011 con l’intento di guidare e seguire l’evoluzione del settore gas in Europa verso l’integrazione.

“Una questione comune a livello europeo – prosegue Cariello – è la difficoltà della generazione elettrica a gas e il target model suggerisce alcune misure per il conferimento della capacità di trasporto gas per questa particolare categoria di utenti. Un’azione che può essere presa in considerazione dall’Autorità”.

Un ulteriore esempio è sulla flessibilizzazione di alcuni servizi come lo stoccaggio “e ciò va tenuto in attenzione anche in vista dell’introduzione della riforma del mercato del bilanciamento, che richiederà di massimizzare i servizi flessibili nel sistema”.

“Il Target model – conclude – individua il compito per il regolatore di valutare secondo alcuni criteri lo stato di salute del mercato ogni tre anni. Sicuramente sarà un esercizio che faremo anche noi e con la partecipazione degli stakeholder individueremo eventuali misure per efficientare il nostro mercato”.

Sul nuovo numero di e7 anche il commento al gas target model di Carlo Bagnasco, vice presidente Aiget: “Apprezzo lo sforzo di Acer nella ricerca di soluzioni in grado di garantire la competitività dei mercati a vantaggio di tutti i consumatori e degli stakeholder. Dall’altra parte, operando in questo settore, sono consapevole dell’esistenza di alcune resistenze riconducibili principalmente a fattori quali il peso degli incumbent e le alternanti politiche energetiche nazionali che rallentano il percorso di coloro che operano su questi mercati”.

Nucleare, in Cina l’energia che sostiene anche la scienza italiana

Da pochi giorni sono stati avviati i lavori in Cina per realizzare il sito scientifico che ospiterà JUNO (Jiangmen underground neutrino observatory).

Si tratta di un osservatorio di neutrini costruito sfruttando una tecnologia analoga a quella utilizzata dall’esperimento “Borexino” ai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn e qualificato da una buona presenza della ricerca italiana nel progetto.

Nel nuovo numero di e7, il settimanale di Quotidiano Energia, si approfondiscono gli aspetti tecnici di questa iniziativa internazionale – dai molteplici obiettivi di ricerca – con le interviste a Gioacchino Ranucci, vice direttore del progetto Juno, e a Fernando Ferroni, presente dell’Infn.

Ad essere studiati saranno i neutrini provenienti da due complessi nucleari in fase di costruzione, collocati a 53 km di distanza da Juno, per un installato totale di 36 GW, che forniranno anche l’energia con cui l’apparato scientifico funzionerà.

La collocazione del progetto in Cina è dettata anche dal programma nucleare di questo Paese, dove 47 reattori sono attualmente in costruzione e altri 142 sono previsti entro il 2030, stando ai dati della World nuclear association segnalati in questo nuovo numero di e7.

Come descritto da Ferroni, quello dei grandi progetti di ricerca scientifica è un settore fondamentale anche per il trasferimento tecnologico alle imprese e per le commesse industriali che vengono bandite. Ad esempio, nel caso di uno dei progetti scientifici più importanti al mondo, Lhc al Cern di Ginevra, “sono state moltissime le industrie che hanno costruito oggetti di altissima tecnologia e l’Italia ha saputo assicurarsi un ritorno degli investimenti in ricerca superiore a quello degli altri Paesi europei. Complessivamente è stata seconda sul totale (18%), preceduta solo dalla Francia (34%, nazione ospitante) e seguita dalla Germania (15%)”.

Economia green, processo alla geotermia

È un processo alla geotermia quello a cui si assiste nel panorama italiano e che apre il nuovo numero di e7. Due i fronti: da un lato le istituzioni e gli enti pubblici (come le Asl e le Arpat), dall’altro i comitati cittadini e ambientalisti. Nel mezzo, sedute, in stallo, le Regioni. Un grande potere decisionale, quello che impugnano, ma di cui non sembrano le vere padrone: “Le Regioni temono la risposta della cittadinanza e, spesso, non riescono a superarne il dissenso. Visto il panorama attuale si potrebbe auspicare un maggiore potere decisionale di enti super partes dotati di tecnici formati e preparati”.

Ad affermarlo Alessandro Sbrana, professore ordinario di Geotermia all’Università di Pisa, rappresentate del mondo della ricerca che, dice, deve sfondare questo “muro” dello scetticismo favorendo l’informazione e la formazione: “La geotermia viene attaccata perché inquinante, ma in realtà è una fonte rinnovabile: se usata correttamente, può dare risultati importanti. Si potrebbe uscire dallo stallo adoperando tecnologie a ciclo binario a impatto ambientale zero che, adottate a livello internazionale (ad esempio in Germania, vicino Francoforte e in Baviera, in pozzi profondi circa 4500 metri o in Nuova Zelanda dove è stato inaugurato un impianto da 100 MW), sono ancora assenti in Italia”.

Fanalino di coda nella geotermia, lo Stivale mostra le proprie debolezze anche nel campo dell’efficientamento energetico: “Il ruolo dell’Italia in questi sei mesi è stato dunque defilato, cosa che noi abbiamo criticato, perché il nostro Paese ha interesse a spingere su temi come l’efficienza energetica”, afferma Monica Frassoni, Presidente European Alliance to Save Energy. Nel Paese, inoltre, grande assente la figura del facilitator, ente super partes che potrebbe favorire il giusto coordinamento di enti locali, investitori privati, operatori edili e Stato centrale: “nella diffusione del modello ESCo e nel promuovere la cultura dell’efficienza risiedono le sfide più grandi che abbiamo affrontato nel nostro primo anno di attività e ci stanno permettendo di raccogliere buoni risultati”, spiega Erika Honnay facilitator Belga del GRE Liege.

D’altro canto arrivano sprazzi di dinamicità: come l’avvio di ENACT, progetto comunitario finanziato nell’ambito del programma ERASMUS+ e cappeggiato da AISFOR, che vuole “costruire” la figura dell’Energy Auditor; oppure la vittoria di Kinexia con il premio per la sezione Green Economy nell’ottava edizione dello UK- Italy Business Award.
A bordo dell’aereo a energia solare di Solar Impulse arriviamo alle consuete rubriche del settimanale “Visto su” e le “Tecnonews” di CanaleEnergia.

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